DIECI ANNI DI GIRLS CODE IT BETTER

RIPARTE UN NUOVO ANNO DI CODING PER AVVICINARE LE RAGAZZE ALLE MATERIE STEM

In Italia il divario di genere nelle competenze digitali continua ad essere uno dei maggiori ostacoli alla partecipazione delle donne al mondo del lavoro. Mentre le aziende cercano sempre più figure professionali con competenze tecniche e digitali, la percentuale di specialisti ICT donna in Italia, secondo il Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione Europea, è ferma al 16% rispetto a una media UE al 19%. Senza considerare che, nel secondo trimestre 2023, il tasso di occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni si è attestato al 52,6%. In poche parole, appena una donna su due in Italia lavora.

Da queste premesse riparte Girls Code it Better, il più ampio progetto scolastico di creatività digitale contro il divario di genere in Italia, iniziativa di Officina Futuro Fondazione W-Group. Per il decimo anno consecutivo in GCIB siamo pronti ad avviare un percorso di creatività digitale e imprenditorialità, per avvicinare le studentesse alla tecnologia e alle carriere STEM.

Forte la risposta delle studentesse, che hanno inoltrato quest’anno oltre 2.800 candidature per prendere parte al progetto. Per quest’anno abbiamo scelto di organizzare sessioni online, oltre che in aula, per riunire studentesse provenienti da diverse regioni italiane e dare a tutte la possibilità di partecipare. I club in partenza, da novembre in poi, saranno circa 140 nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

I nuovi club si aggiungeranno a quelli organizzati nei precedenti 10 anni, arrivando ad un totale di oltre 10.000 studentesse coinvolte in 221 scuole di 18 regioni d’Italia.

Costanza Turrini, ideatrice e responsabile di Girls Code it Better, ha dichiarato: “In questi dieci anni abbiamo avuto un solo ed unico obiettivo: sradicare la convinzione delle studentesse di non essere portate per le materie STEM e dunque di non essere tagliate per una carriera in quest’ambito. I dati raccolti quest’anno su un campione delle partecipanti ai club sono particolarmente rappresentativi di questa convinzione: l’80% delle ragazze iscritte a GCIB frequentano le scuole medie. Di queste, il 46% frequenta la prima, il 32% la seconda e il 22% la terza. Sembra dunque che le ragazze più motivate siano quelle appena uscite dalla scuola primaria, cioè coloro che hanno avuto meno tempo per subire lo stereotipo che le vede poco inclini alle materie STEM. La percentuale di partecipazione diminuisce con la crescita. A questo dato si aggiunge poi che solo il 25% pensa di continuare gli studi in un liceo scientifico, appena il 5% in un istituto tecnico a indirizzo informatico.
Il nostro compito deve essere dunque mostrare a queste brillanti studentesse le potenzialità delle risorse digitali, certo, ma anche le proprie. Non solo sono assolutamente in grado di gestirle ma possono essere anche strumenti di emancipazione lungo le strade che decideranno di intraprendere nel proprio futuro.”